Paolo Conti – Apparizioni
Apparizioni – 2001
smalti su tela
cm 18×24
Paolo Conti nasce nel 1938 a Bologna.
Dopo le prime sperimentazioni, lavora dagli anni 70 con l’utilizzo dei ritagli di acciaio dello stampaggio di derivazione
industriale. Nella personale del 1971 a Palazzo dei Diamanti di Ferrara espone il primo ciclo dei Galvanizzati, opere
nelle quali le forme metalliche assumono ancora una forte connotazione simbolica per poi indagare il ruolo autoriflessivo
dell’arte. Del 1972 è la personale al Festival dei Due Mondi di Spoleto e la mostra a cura di Renato Barilli
a La Nuova Loggia di Bologna, galleria con cui instaura un duraturo sodalizio e lo porterà a frquentare porterà artisti
come Sergio Romiti, Paul Jenkins e Georges Mathieu (sarà lo stesso Mathieu a invitare Conti al XIIIL Salon de Mai
di Parigi nel 1988). Espone ad Arte Fiera di Bologna (1975, 1976, 1977, 1998), nel 1982 è invitato ad Arteder di
Bilbao e nei primi anni 80 inizia l’importante sodalizio con la Galleria Fabj Basaglia di Bologna, che porta le opere di
Conti in Europa, a Colonia (1987, 1991 e 1992), Amburgo (1988), Basilea (1988, 1989, 1990, 1991, 1992). Del 1987
è la personale a Venezia alla Galleria Il Traghetto e del 1989 la prima grande antologica al Museo del Castello di
Caterina Sforza a Forlì. Sono anni dall’intensa attività espositiva internazionale: a Lima in Perù, a Santiago in Cile, a
Montevideo in Uruguay e ad Asuncion in Paraguay (1989-90), a Francoforte, Galerie Ranu Raraku (1992), a Brema,
Galerie Skulpturegarten (1996), Worpswede, Galerie Alte Rathaus Dialog 1 (1997), al Ghana National Museum (1999)
e a Vindhoek in Namibia, alla National Gallery of Modern Art (2002), in collaborazione con l’Ambasciata Italiana. Nel
2002 e 2003 è invitato ad esporre con gli artisti del Cinetismo internazionale a Roma, ai Musei di San Salvatore in
Lauro e a Spoleto, alla Galleria Civica d’Arte Moderna, a Palazzo Collicola. Nel 2004 è invitato alla mostra Dipingendo
l’Europa. Tra Cinetismo e Costruttivismo a Genova Città Europea della Cultura, con Francisco Sobrino, Horacio
Garcia Rossi e Ben Ormenese. Del 2005 è l’antologica Archeologia del futuro, a cura di Renato Barilli alla GAM di
Cesena, 2006 quella al Museo di Palazzo Gradari a Pesaro e del 2009 la grande antologica a cura di Vittoria Coen al
Museo MAGI di Pieve di Cento. Nel 2014 nasce l’Archivio Paolo Conti. Del 2015 è la retrospettiva Conti-Galvanizzati
1970-1973 a cura di Valerio Dehò, alla PoliArt Contemporary di Milano, mostra che anticipa l’uscita del I volume del
Catalogo Ragionato nel 2017, presentato al MART di Rovereto da Gianfranco Maraniello e Renato Barilli. Nel 2018
s’inaugura la personale 80|l’erosione del tempo, alla PoliArt Contemporary di Milano, con la presentazione di Vittoria
Coen e Giovanni Granzotto.